Quattro persone sono entrate nella sede di Cravos Siena minacciando una donna

Aggressione di stampo fascista alla sede di Cravos Siena. Questo è quanto denuncia la pagina ufficiale di Cravos stessa, raccontando i fatti avvenuti ieri mattina, momento nel quale quattro persone sono entrate minacciando una donna presente all’interno e strappando le locandine affisse all’ingresso.

“Mentre una nostra compagna era nella nostra sede, quattro fascisti sono entrati minacciandola ed offendendola sulla base dei princìpi in cui i membri della nostra associazione credono: l’antifascismo e la lotta ad ogni tipo di discriminazione – si legge sulla pagina Facebook di Cravos Siena – I quattro, la cui primaria intenzione era quella di strappare le locandine dalla porta della sede, alla vista della nostra compagna hanno deciso di entrare con fare provocatorio e tipico delle squadracce fasciste, affermando che ‘Siena non è rossa e qualcuno deve ricordarvelo‘.

Essendo la nostra compagna da sola, hanno poi deciso di non andare oltre, sostenendo che il fatto che fosse una ragazza gli avrebbe provocato conseguenze più gravi nel caso in cui fosse scattata una violenza fisica. Anche nel momento in cui hanno lasciato la sede si sono riconfermati i fascisti che sono, dicendole di stare attenta la sera perché qualcuno prima o poi le ricorderà che Siena non è antifascista.

L’evento di stamani mette in luce ancora una volta quanto la presenza fascista nella ‘tranquilla’ città di Siena sia più che presente e vigliacca, forte di un contesto nazionale e territoriale dove ad essere criminalizzata e condannata è sempre più spesso la militanza antifascista – conclude la nota -. Nonostante le provocazioni (non nuove per la nostra associazione) la nostra lotta per la costruzione di un tessuto cittadino critico, politicizzato e culturale non si ferma, e anzi ci rende sempre più convintə della necessità di azioni incisive nella città di Siena, che riempiano il concetto di lotta antifascista in modo pratico, militante e radicale”.

A seguito del fatto, sono arrivate parole di accorata solidarità da parte di Anpi:

Anpi Provinciale e Cittadino esprimono totale e incondizionata solidarietà alla compagna di Cravos e a Cravos tutta in seguito all’episodio di (inutile) meschina intimidazione di stampo fascista.I neofascisti e i nostalgici del Ventennio non sanno che agire così, in molti contro pochi, con la prepotenza e l’arroganza, con la presunzione che la città sia cosa loro.Si sbagliano: Anpi invita la cittadinanza intera a tenere alta la guardia e a contrastare episodi del genere. È ora di riaffermare tutti i giorni il valore dell’antifascismo e della Costituzione“.

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