Giornata di colloqui e incontri in società, ma il gol lo segna l’avvocato Massimo Carignani. Serve cambiare rotta rispetto alla guida di Gazzaev

Nessuna novità, al momento, sul futuro dell’Acn Siena. E’ stata una giornata di colloqui e incontri, ma senza alcuna ufficializzazione. La giornata decisiva potrebbe essere quella di domani, approfittando anche del secondo giorno di riposo concesso alla squadra dopo il pesante ko con la Sinalunghese. I giocatori si ritroveranno soltanto mercoledì per cominciare a preparare la sfida di domenica in casa con la Pianese.

Con quale allenatore? La strada sembra solo una. Quella di cambiare guida tecnica. Nel calcio, alla fine, contano i risultati e quelli sono impietosi. Un punto in quattro gare (pari con il Foligno, sconfitte con Badesse, Montevarchi e Sinalunghese): questo il bilancio della coppia Gazzaev-Pahars, il primo in tribuna, il secondo collegato in panchina. A confronto la coppia Argilli-Voria aveva messo insieme quattro punti in tre gare (visto che è stato dato il “via libera” alla vittoria con la Sangiovannese, cui aggiungere il pareggio a San Donato Tavarnelle e la sconfitta in casa con il Trastevere) e, oggettivamente, contro avversari di livello diverso. L’errore tecnico a San Giovanni era stato dell’arbitro, c’è voluto il lavoro dell’avvocato Massimo Carignani per ripristinare il risultato sul campo: l’unico gol vincente di questi giorni lo ha segnato lui. A Sinalunga, oltre agli errori tattici, il Siena avrebbe comunque perso per un errore tecnico della panchina (senza 2001 in campo per diversi minuti). Solo la “benevolenza” della stessa Sinalunghese, che non farà ricorso vista la vittoria ottenuta comunque sul campo, ha permesso perlomeno di risparmiare al Siena la figuraccia di uno 0-3 a tavolino.

Non solo i risultati. La squadra è apparsa involuta, smarrita, al limiti dell’autogestione in alcune fasi della gara con la Sinalunghese. C’è un problema sportivo: quello di non finire nella melma della lotta per non retrocedere, che è comunque molto vicina e che sarebbe già una situazione insopportabile. E c’è un problema “reputazionale”, che si riverbera sulla città per prima cosa, ma anche sulla holding del Noah. Non è un caso se nella giornata di oggi ha fatto il giro dei social la foto con lo striscione con il quale i tifosi del Fc Uerdingen, società tedesca di terza serie, hanno accolto proprio l’acquisizione della loro squadra da parte della holding armena. “Il nostro club non sarà un giocattolo del Noah Group”.

Una “contestazione preventiva” che potrebbe aver risentito anche della situazione che si è creata a Siena, culminata ieri con la durissima protesta dei tifosi all’arrivo della squadra in città. Duramente contestati i giocatori, duramente contestato lo staff tecnico. Forse la presenza di dirigenti, dall’amministratore delegato Leonardo Petrocelli in giù, avrebbe contribuito perlomeno a chiarire la situazione e far capire il lavoro che la società vuole portare avanti.

Paese che vai, contestazione che trovi? Dipende, alla fine, tutto dai risultati e questi dicono che il Siena non si può più permettere di proseguire sulla strada attuale. Al cambio di guida tecnica deve seguire una svolta anche sul mercato. Due arrivi, subito, un attaccante e un centrocampista, per provare a risalire la china e provare a scacciare le nubi nerissime che si sono addensate sul Siena targato Gazzaev-Pahars.

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