Anche il Presidente Giani nella città del cristallo, per gustare la gota alla colligiana

Quando la promozione si fa a tavola.

Questa l’intenzione dell’associazione Pro Loco di Colle Val d’Elsa, la quale ha portato al ristorante storico il Castelletto diversi personaggi importanti, primo tra tutti, il governatore della Toscana Eugenio Giani, per una cena a base di “gota cotta“.

“Siamo qui per iniziare un percorso di valorizzazione di un’eccellenza alimentare, la gota cotta, che viene prodotta solamente a Colle con un procedimento esclusivo di cottura e speziatura che ne fa un prodotto unico nel grande mondo gastronomico italiano – è stato il discorso d’introduzione del presidente della Pro Loco, Mario Provvedi – consapevoli del potenziale che la gota potrà avere nel settore alimentare per la sua peculiare bontà ed unicità, ma anche come possa diventare strumento identitario del territorio”.

Presente il sindaco Alessandro Donati, l’assessore Cristiano Bianchi, che dal primo momento ha creduto nel rilancio di questo prodotto “made in Colle” da riscoprire, ma anche l’assessore regionale Simone Bezzini, il Presidente del CSM di Poggibonsi Piero Pii e diversi consiglieri comunali. Ma anche i rappresentanti di Confindustria, CNA, Confcommercio, Accademia della Cucina Italiana, l’associazione Equilibrio e i produttori della gota.

Già l’anno scorso, a settembre, fu presentato un progetto di valorizzazione della gota, con la presenza dei macellai colligiani.

Al Presidente Giani è stato regalato un quadro realizzato da una pittrice colligiana, Chiara Viviani.

“Stasera abbiamo riunito qui tutti gli attori che possano aiutarci a promuovere, divulgare, sostenere e far apprezzare al grande pubblico questa nostra eccellenza” ha spiegato Tommaso Vannini per la Pro Colle.

L’auspicio della comunità colligiana è che la gota cotta possa fare un percorso simile a quello che a suo tempo fu fatto dal lardo di Colonnata, il quale dopo anni di impegno, è riuscito ad emergere e a diventare un piatto identitario e famoso in Italia e nel mondo.

Dalle premesse, le potenzialità non mancano.

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