Poggibonsi in fibrillazione, tornano la tradizionale processione tra le vie della città e i fuochi d’artificio

Poggibonsi si prepara per festeggiare San Lucchese. Due giorni di celebrazioni in occasione della ricorrenza patronale nel comune valdelsano dopo lo stop forzato dall’emergenza sanitaria.

Festeggiamenti al via da oggi, mercoledì 27 aprile, con la Messa alle 18 e la processione dal Santuario di Romituzzo con il Corpo del Santo fino alla Collegiata dalle 21. San Lucchese in processione per le vie della città sul carro storico della Misericordia trainato dai cavalli e accompagnato dalla banda cittadina La Ginestra, partirà dal santuario di Romituzzo, proseguendo per via Senese, via Montenero, Via Trento, largo Gramsci, via della Repubblica, con arrivo nella Chiesa di Santa Maria Assunta. Come da tradizione la vigilia le cataste di legna preparate dai ragazzi dei rioni della città, illumineranno le sponde del fiume Staggia. Un gesto di buon augurio in vista della pioggia che “mischierà le polveri” tra la festa di San Lucchese e la prima domenica di maggio in occasione della celebrazione della Madonna di Romituzzo.

Mentre giovedì 28 aprile, torneranno intorno alla Basilica le tipiche bancarelle delle attività commerciali e delle associazioni di Poggibonsi, insieme alla fiera di beneficienza dalle 7:30. Una giornata piena di eventi, che si apre alle 7 per proseguire alle 8:30, alle 9:30 e alle 21 con le Messe e alle 11 con la Messa Solenne presieduta dal Cardinale Augusto Paolo Lojudice e delle Autorità Civili e Militari. Alle 22 la festa si concluderà con il consueto spettacolo pirotecnico. Mentre per le 16:30 è programmata la benedizione della Città con il Corpo del Santo.

La storia di San Lucchese

Lucchese nacque tra il 1180 e il 1182 nei pressi di Poggibonsi, dove conobbe e sposò la nobile Bona de Segni, chiamata Buonadonna. La vita dei due coniugi poco aveva a che vedere con la quella di un santo. Entrambi avari portavano avanti una ricca attività commerciale che lo fece diventare uno dei più importanti e conosciuti mercanti della Toscana.

L’incontro con San Francesco d’Assisi e la prematura morte dei figli cambiò la vita della coppia. I due avvicinatisi alla religione, chiesero al Santo una Regola per i laici sposati. Lucchese e Buonadonna divennero così i primi testimoni del Terz’ordine.

Una tradizione, quella che unisce i poggibonsesi, avvolta da un alone di mistero, come la morte dei due coniugi che viene fatta risalire al 28 aprile. Lucchese venne beatificato per desiderio di Papa Innocenzo XII il 27 marzo 1697 venne poi confermata da Gregorio XVI il 23 agosto 1883.

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