Massimo Granchi: “Abbiamo presentato al Consiglio Comunale una mozione per promuovere il coordinamento di un progetto territoriale con le associazioni locali”

Una Banca del Tempo per dare supporto e risposte concrete alla cittadinanza di Monteroni travolta dagli effetti della crisi pandemica e ritrovare il senso di comunità. 

E’ la proposta che arriva dal gruppo consiliare Monteroni Viva che attraverso una mozione presentata al Consiglio Comunale nei giorni scorsi, ha chiesto al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi con una delibera nella promozione di un progetto territoriale di costituzione della Banca del Tempo in collaborazione con le associazioni locali.  

Mutualità e gratuità sono i valori alla base dello scambio di beni, servizi ed attività promosso dalle Banche del Tempo. “La forza delle Banche del Tempo – spiega Massimo Granchi – sta nella capacità di affiancare ed integrare le tradizionali iniziative del volontariato. Il principio regolatore della Banca del Tempo è lo scambio alla pari di risorse mentali, naturali, culturali, sociali tra le persone. Si parte dalla constatazione che ci sono categorie di persone con tempi inutilizzati (anziani, donne, disoccupati) ed altre categorie che necessitano di tempo supplementare per svolgere le proprie attività quotidiane, per promuovere l’interdipendenza. Nelle Banche del Tempo si propone la cultura dei diritti e dell’inclusione sociale come antidoto all’insicurezza sociale. Il valore delle attività scambiate corrisponde unicamente alle ore impiegate per realizzarle e l’unica regola è coniugare l’utilità con il piacere. Chiunque può aderire ad una banca del tempo, poiché ognuno è potenzialmente in grado di offrire qualcosa di utile ad altri e tutti hanno bisogno di qualcosa”. 

La cooperazione è alla base delle Banche del Tempo. Chiunque può diventare correntista di una banca del tempo. Non occorre avere né grandi disponibilità di tempo né particolari competenze. Non è necessario offrire servizi professionalmente qualificati, purché si tratti di un’attività che si è in grado di svolgere e con piacere. Si può anche semplicemente offrire e/o cercare compagnia per fare qualcosa, come andare al cinema, a teatro etc, insieme ad altri che abbiano gli stessi gusti. Chi ha poco tempo si accorgerà che a volte è possibile moltiplicarlo, per esempio mettendo a disposizione anche di altri, attività che si effettuano per sé stessi e i propri familiari (per esempio, fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola) e ricevendo in cambio un aiuto per “guadagnare tempo” in altri ambiti. Gli scambi riguardano attività e che l’unità di misura del valore è costituita dall’ora (con le sue frazioni e multipli), indipendentemente dal prezzo di mercato della prestazione.

“Una Banca del Tempo a Monteroni – conclude Granchi – sarebbe una risposta efficace ad una crisi economica dovuta alla pandemia di cui cominciamo a vedere gli effetti devastanti in termini di disoccupazione, disuguaglianza, migrazione ed esclusione sociale. Questa proposta risponderebbe in modo concreto e organizzato ai bisogni relazionali interpersonali della nostra comunità, soprattutto al bisogno di sicurezza e di cultura. “Sicurezza” e “cultura” sono concetti strettamente correlati così come lo sono “ignoranza e paura”. Con la Banca del Tempo possiamo ritrovare il nostro “star bene” insieme che è il presupposto di ogni ripartenza”. 

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