La rubrica settimanale di Alessandro Lorenzini
Palio sospeso, rinviato, annullato. Palio Straordinario sì, no, forse. Quanta passione in questi giorni: lo dico senza ironia, come ha già detto anche qualcuno. Non sono uno storico, un purista, un “paliologo” che conosce a menadito annali e giurisprudenze. Osservo semplicemente quello che avviene.
Fra memorie storiche e cavilli nel linguaggio del Regolamento fotografo che quando si toccano certe argomentazioni i senesi ci mettono proprio quella passione che è peculiarità imprescindibile e che probabilmente ha trascinato, non senza ostacoli, questo rito fino ai giorni nostri. Pur con qualche modifica, quelle che hanno permesso di superare gli ostacoli della storia, modellandolo all’attualità. Credo che non sia così banale dirlo e ribadirlo, soprattutto di questi tempi.
Certo ci sono le strumentalizzazioni politiche; come ci sono sempre state, del resto.
Quale è il mio pensiero? La premessa è d’obbligo e anche questa non banale. Nessuno vuole un Palio imbavagliato dalle regole anti Covid. Non sono un purista della Carriera, preferisco e preferirei che i quattro giorni fossero “soltanto” il culmine della quotidianità contradaiola. Non nego però anche l’evidenza: da una parte quella di tenersi aperta una finestra fin quando possibile, perché rimandare il rito per un altro anno scriverebbe un’altra pagina grigia della storia della città e prendere in mano penna e calamaio anche questa volta non sarebbe facile per nessuno; dall’altra perché, non ci nascondiamo, il Palio è anche un impulso economico per la città. Altrimenti con il purismo, anche sperato e agognato, tentiamo di celare un’evidenza contestualizzata con il vivere quotidiano. E che forse è colpa anche dei puristi del Palio, come di tutti noi. Ritrovare l’essenza della Contrada significa guardare questo mondo a tutto tondo, andando a cercare non solo la purezza idealizzata, ma anche la realtà storica dell’evoluzione sociale.
Le date del 2 luglio e del 16 agosto sono importanti, fondamentali. Modellarsi al contesto, però, non significa cambiare la storia. Viviamo in pandemia, lo scorso anno abbiamo annullato per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale. Basterebbe questo: nessuno ha intenzione di fare un Palio in mascherina, nessuno ha intenzione di modificare dediche mariane.
Tutto ciò considerato credo sia oggettivamente impossibile pensare di cancellare una Carriera (luglio) e mantenerne un’altra (agosto) e ritengo quindi plausibile provare a tenere aperta una possibilità. Che è anche quella di un Palio Straordinario, benché questo abbiamo un iter complesso (assemblee e poi consiglio comunale, perché sulla “motivazione eccezionale” contenuta nel Regolamento per derogare alla data del 31 marzo per la proposta ci si può lavorare). Domani il consiglio comunale farà un passo importante. Non senza passione. Quella di tutti.
Buona domenica.
eliofanali.wordpress.com