Partecipata la presentazione in Collevilca del libro di Meris Mezzedimi, sul recente passato artigianale della città

Un fine settimana all’insegna dell’arte dei maestri vetrai.

La storia delle vetrerie colligiane è stata racchiusa in un libro di Meris Mezzedimi, presentato alla presenza del sindaco con l’associazione “La città del cristallo“.

Un titolo già di se per se particolare: “C.L.V.B“, che non significa “club” bensì “cooperativa lavoratori del vetro bianco”: uno sguardo al recente passato colligiano, fatto di volti, di industrie, di maestri, dei quali non si vuol far perdere la memoria.

Un evento ospitato nella sala espositiva di Collevilca, storica vetreria colligiana, con la partecipazione di molte persone.

Un incontro culturale e sensoriale, che ha spaziato dai racconti sul grande passato di Colle fino al poter assistere dal vivo alla soffiatura manuale eseguita da un maestro vetraio: una vera emozione che ha raccolto un pubblico molto importante.

Insomma a Colle val d’Elsa la voglia di cristallo non è mai venuta meno, anzi: c’è tanta voglia di crederci.

Dopo gli elogi e gli apprezzamenti per la scultura di Marizio Balducci, ovvero il Soffiatore, il quale ogni giorno irrompe nella vita di chi arriva a Colle dalle principali direttrici, e dopo il Festival del Cristallo di poche settimane fa, ecco che probabilmente in città sta nascendo un sentimento nuovo: la volontà di far tornare il vetro e il cristallo come un emblema della città.

Sicuramente la strada non sarà in discesa, viste le economie di alcuni paesi emergenti.

Ma se le radici tornano a farsi sentire, forse è giunta l’ora di tornare ad ascoltarle.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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